Prima di andare in vacanza, è necessario adottare misure adeguate per mantenere vive e sane le piante dentro casa. Per fortuna ci sono dei metodi molto efficaci.
Come innaffiare le piante quando si va in vacanza?
Le vacanze sono belle, almeno quando non iniziano veramente. Prima di partire, però, ci sono tante cose da organizzare e compiti da portare a termine. Uno di questi è innaffiare le piante.
Anche se è un lavoro semplice e veloce, ci sono però degli accorgimenti da prendere onde evitare che, al ritorno dalla vacanza, le bellissime piante d’appartamento siano in procinto di morire. Di seguito alcuni trucchi per evitare un simile nefasto evento.
Metodo 1: sistema di assorbimento dell’acqua
Per questo sistema è necessario un grande contenitore per l’acqua, tipo un secchio o un vaso, e una corda di cotone, da ricavare magari da un vecchio stendibiancheria.
La corda deve essere abbastanza lunga (1 metro e mezzo può andare bene) per essere immersa nell’acqua e infilata nel terreno della pianta. Fino a che profondità? Almeno una decina di centimetri, evitando ovviamente di toccare le radici.
L’altra estremità della corda, invece, va inserita completamente nel contenitore, che andrà riempito di acqua. Assicurarsi che la corda vada a toccare il fondo del contenitore. Con questo metodo, la corda assorbe lentamente l’acqua passandola poi al terreno.
Metodo 2: sistema di gocciolamento fai da te
Prendere una bottiglia di plastica vuota e pulita. Praticare diversi fori di drenaggio nella bottiglia in prossimità della parte superiore. La pianta va annaffiata normalmente prima di partire. Poi, riempire la bottiglia di plastica con acqua, girarla rapidamente e immergerla in pochi centimetri di terreno.
La bottiglia non deve stare troppo vicina alla pianta e deve essere abbastanza in profondità per consentire al terreno di coprire i buchi. In questo modo, l’acqua fuoriuscirà lentamente dalla bottiglia mentre il terreno si asciuga.
Metodo 3: mettere le piante “a bagno”
Se i vasi hanno un buon drenaggio, si può riempire il lavandino o la vasca da bagno con pochi centimetri di acqua e proteggere il fondo con un asciugamano.
Posare poi il vaso o i vasi di piante e lasciarli lì in ammollo. Il terreno attirerà l’acqua fino alle radici, mantenendo così adeguatamente idratata la pianta almeno per una settimana.
C’è anche il discorso illuminazione da affrontare. Ci sono piante che hanno bisogno di luce solare per vivere, quindi bisogna considerare se il lavandino è adeguatamente illuminato.
Metodo 4: creare una piccola serra con un sacchetto di plastica
Anche se non è convenzionale, questo metodo è ottimo quando le vacanze sono lunghe. Coprire la pianta e il vaso con un sacchetto di plastica trasparente abbastanza grande. Per evitare che la plastica aderisca sulla pianta, utilizzare dei paletti per distanziarla. Anche se c’è un leggero contatto, va bene ugualmente.
Innaffiare le piante normalmente, assicurandosi di non saturarle troppo. Inserire la pianta nel sacchetto e soffiare aria all’interno prima di sigillare in modo che il sacchetto si gonfi intorno a essa. In questo modo si evita che faccia pressione contro le foglie.
La pianta va poi lasciata in una zona con luce indiretta, poiché la luce solare diretta può riscaldare eccessivamente il sacchetto e causare la morte della pianta. Questa piccola serra non farà altro che catturare l’acqua mentre evapora e la farà gocciolare sulla pianta.
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