In teoria, l’utilizzo di una lavastoviglie per pulire i piatti è un’operazione piuttosto semplice; tuttavia, in pratica, non è sempre così. Ecco gli errori più comuni da evitare…
Una pratica scorretta che, purtroppo, continua ad essere diffusa è quella di sciacquare i piatti a mano prima di metterli nella lavastoviglie. È possibile che questa abitudine sia stato tramandato dalle generazioni passate, quando erano gli stessi produttori di elettrodomestici a suggerirlo. In alternativa, potrebbe trattarsi di un senso di sfiducia nella capacità della macchina di pulire piatti estremamente sporchi, oppure potrebbe essere dovuto al fatto che a volte raccogliamo piatti alla fine del lavaggio che non sono completamente puliti.
Ecco gli errori più comuni da evitare quando si lavano i piatti in lavastoviglie
A causa di tutti questi fattori, ci sono spiegazioni che spesso possono essere attribuite ai nostri stessi errori. Un esempio è la pratica del “prelavaggio manuale” dei piatti, che non solo è inutile e sbagliata dal punto di vista ambientale nel mondo di oggi, ma ostacola anche in qualche modo il normale funzionamento della lavastoviglie. La lavastoviglie è stata pensata, progettata per lavare i piatti sporchi, come avviene nella vita di tutti i giorni. E se qualcosa non funziona e il risultato non è soddisfacente, come abbiamo detto in precedenza, la responsabilità ricade spesso su di noi, perché pretendiamo di far funzionare questo elettrodomestico senza saperlo, cioè senza leggere il manuale di istruzioni.
Se lo facessimo, scopriremmo le capacità flessibili di un apparecchio che ha una varietà di programmi diversi, ognuno dei quali è efficace per un diverso tipo di sporco. Se usata correttamente, la nostra lavastoviglie tecnologicamente avanzata farà un lavoro soddisfacente, senza inutili sprechi di acqua e detersivo, anzi, con una garanzia di igienizzazione in più rispetto al lavaggio a mano dei piatti.
Molte persone hanno idee sbagliate sul corretto utilizzo della lavastoviglie: a parte la pratica del prelavaggio, c’è chi carica troppo e chi pensa che mettere in lavastoviglie solo pochi piatti, magari già lavati, aiuti l’elettrodomestico a pulire meglio; in entrambi i casi si commette uno sbaglio. La lavastoviglie è stata progettata con lo scopo di lavare efficacemente utensili come piatti, bicchieri, pentole e padelle dopo il loro utilizzo. Se rimuoviamo grasso e unto da piatti e stoviglie con un risciacquo manuale, priviamo il detersivo dell’avversario contro cui deve agire e, di conseguenza, gli impediamo di svolgere la sua funzione.
Ogni lavastoviglie ha una serie di programmi, il cui numero varia a secondo della marca, e ognuno di questi programmi è regolato per funzionare in base a specifici parametri di carico, intensità e livello di sporcizia. Queste impostazioni possono essere impostate dall’utente. Per ottenere un buon lavaggio, è necessario saper scegliere la combinazione, detta anche programma, più ideale per il carico da trattare, la durata del lavaggio, la temperatura del lavaggio e l’intensità del lavaggio. Queste informazioni si trovano semplicemente nel manuale.