Che cerchiate una pianta per il vostro giardino dal terreno roccioso o per i vasi del balcone, ecco come coltivare la bocca di leone a febbraio.
Seminare la bocca di leone a febbraio, ecco cosa sapere su questa pianta
Siete in cerca di nuove idee per le piante da seminare in inverno nel vostro giardino oppure nei vasi da sistemare sul balcone e sul terrazzo? Già a febbraio, potete cominciare a organizzarvi per la coltivazione della bocca di leone. Questa pianta impiega poco tempo a crescere e a fiorire e vi darà grandi soddisfazioni a livello ornamentale.
L’importante, per godere di una bella fioritura della bocca di leone, è seguire alcuni accorgimenti quando la si pianta nel terreno. Vi indichiamo le regole fondamentali per non sbagliare.
Identikit della bocca di leone
Il nome scientifico è sicuramente meno conosciuto di quello comune e più difficile da ricordare: con il termine antirrhinum majus si indica la varietà principale che si distingue dalla nanum e dalla pumila. Fa parte della famiglia delle Scrophulariaceae ed è molto diffusa nelle zone mediterranee.
Questa pianta erbacea a portamento cespuglioso dura un anno o due e il tipico fiore per cui è conosciuta dalla maggior parte delle persone le dà il nome, per via della forma che ricorda le fauci di un leone. I fiori esistono in numerose varietà di colore, compaiono tra i mesi di maggio e giugno e crescono a spighe. La loro corolla tubolosa è formata, appunto, dai due labelli che conferiscono alla pianta la forma così particolare.
Come è fatta la antirrhinum majus?
Questa pianta solitamente non supera i 50 centimetri di altezza. Le radici hanno la caratteristica di essere molto robuste, sono a fittone e producono fusti eretti. Questi ultimi alla base sono un po’ legnosi mentre nella parte alta sono più carnosi o fibrosi.
Le foglie della bocca di leone crescono alla base della pianta e hanno la lamina spatolata leggermente pelosa. Non presentano picciolo e il loro colore verde tende a tonalità scure.
Dai fiori nascono anche dei frutti a forma di capsule e da questi si disperdono dei semi che permettono alla bocca di leone di auto trapiantarsi nuovamente nel terreno circostante.
Come coltivare la bocca di leone
Innanzi tutto, come sempre, è fondamentale scegliere la collocazione giusta al momento della semina. Meglio prediligere aree ben esposte al sole poiché la pianta ama i posti caldi e non apprezza molto il clima freddo. Se la coltivate nel vaso, quindi, durante l’inverno è opportuno ripararla.
Si tratta di una pianta con una buona capacità di adattamento a diversi terreni ma il migliore è quello ben drenato e sciolto, con una discreta quantità di sostanze organiche. Anche i terreni sassosi si prestano alla coltivazione della antirrhinum majus.
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