Chi di noi ha il pollice nero sa che il momento più critico per curare le piante grasse è l’irrigazione. Vediamo come risolvere il problema con il metodo della bacinella!
Il metodo della bacinella per avere delle piante grasse perfette e sempre in salute
Il più grande problema della cura delle piante è l’acqua: quando è ora di dare da bere alle nostre amate piantine? In molti consigliano di poggiare un dito sul terreno per tastare se sia asciutto o meno. Quindi se sentiamo il dito inumidirsi, allora dovremo desistere dal bagnarle.
Il problema è che molte piante come quelle grasse, prediligono l’irrigazione dal sottovaso, mai in superficie e quindi il metodo sopra descritto non sarebbe indicato. Il metodo migliore sarebbe quello della ciotola o della bacinella. Vediamo in cosa consista.
La ciotola
Un metodo che ci toglie da ogni responsabilità è quello denominato della ciotola o della bacinella. Dovremo versare dell’acqua demineralizzata nella ciotola poi immergervi il vaso con la piantina. Il livello dell’acqua contenuta nella bacinella dovrà essere superiore allo strato di argilla espansa che farà da fondo alla piantina grassa.
In seguito dovremo lasciare che le radici ed il terreno diventino a poco a poco umidi sino alla superficie. Quando noteremo che il terriccio superficiale si farà via via più scuro, vorrà dire che la pianta è idratata e dovremo togliere il vaso dell’acqua. Asciughiamo con la carta asciugamani l’esterno del vaso e lasciamo senza sottovaso per qualche minuto per permetterne l’asciugatura. In questo modo non potremo più fallire e l’irrigazione sarà completamente opera della pianta.
L’acqua
Abbiamo parlato poco sopra di acqua demineralizzata e ora entriamo nel dettaglio. Le piante grasse come anche altre piante d’altronde, soffrono per l’eccesso di calcare. Innaffiarle con acqua del rubinetto soprattutto se molto dura e calcarea potrebbe essere un vero errore.
L’alternativa dell’acqua demineralizzata è ad esempio l’acqua piovana. Mai riciclare invece l’acqua dell’asciugatrice per bagnare le piante e soprattutto le piante grasse. Se è vero che è un’acqua demineralizzata, è anche vero che potrebbe contenere micro fibre di tessuti oppure sostanze disperse durante il ciclo di asciugatura.
Anche chi avesse intenzione di riciclare l’acqua di cottura della pasta per irrigare le piante grasse, dovrà rinunciare ad usarla in quanto contenendo sale e amido andrebbe a far morire il piccolo vegetale. Se proprio volessimo riutilizzarla potremmo versarla sulle erbacce infestanti, meglio se ancora bollente.
I vantaggi del metodo bacinella
Il metodo della ciotola o bacinella è adatto anche ad un altro scopo. Nel caso dovessimo disciogliere in acqua concime e fertilizzante oppure un funghicida, allora questo è il metodo d’irrigazione più adatto perché raggiungerà l’apparato radicale e ogni granello di terriccio. Infine il metodo bacinella è utilissimo anche per quelle piante che abbiano sviluppato un fascio di radici tale da aver rubato gran spazio al terriccio.
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