La talea è senza dubbio uno dei metodi di riproduzione più utilizzati per le rose. La talea estiva si può fare da giugno a settembre, prendendo un ramo nuovo prodotto dalla pianta dopo la fioritura. Vediamo perché fare la talea di rose e come eseguirla.
Perché fare la talea di rose
La talea di rose è un metodo di riproduzione agamico che permette di mantenere il patrimonio genetico della pianta madre intatto e di ottenere una pianta nuova con un DNA e fisionomia identici alla pianta madre.
Questo metodo è molto apprezzato e largamente utilizzato proprio perché consente di riprodurre le piante di rose in maniera identica a quella originale e ottenere nuove piante che avranno una buona crescita.
La scelta del ramo nuovo, prodotto dalla fioritura, è motivata dal fatto che ha una maggiore capacità di radicamento, il che vuol dire che le nuove piante attecchiscono sicuramente.
Cosa serve per fare la talea di rose
Prima di tutto occorre avere a portata di mano alcuni strumenti indispensabili per fare la talea di rose. Servono delle cesoie e bisogna anche eliminare con cura i germi, per evitare che possano essere trasmessi batteri e funghi.
Le cesoie devono avere la lama liscia ed integra e devono essere ben affilate, in modo che permettano di eseguire un taglio netto. Infatti, sia nelle talee che nelle potature delle rose il taglio deve essere il più possibile netto e integro.
Il periodo ideale per fare delle talee di rose estive è quello compreso fra giugno e settembre e si possono ottenere delle splendide piante semplicemente seguendo correttamente la procedura.
Come fare le talee di rose estive
La procedura per eseguire la talea estiva è semplice, basta rispettare i vari passaggi e aver cura che le lame delle cesoie o delle forbici siano perfettamente affilate. Innanzi tutto bisogna scegliere il ramo giusto, che deve essere spesso basta e lungo almeno 20-30 centimetri.
Dopo aver scelto il ramo, tagliarlo in maniera netta e decisa, prestando attenzione a non generare sfilacciature nei tessuti e impurità. Se vi sono sfilacciamenti possono essere motivo di una talea non riuscita.
Una volta tagliato il ramo, ridurre il numero delle foglie cercando di far rimanere solamente quelle apicali. Un numero eccessivo di foglie potrebbe dare origine alla disidratazione della pianta. A questo punto bisogna preparare il terreno per coltivare le talee, che deve essere drenante, morbido e compatto. In genere i mix di terriccio ideali per le talee sono composti da 2/3 di terriccio da giardinaggio e da 1/3 di sabbia. Questo mix è perfetto per trattenere l’acqua e l’umidità in modo corretto, così da far accrescere le radici ed evitare che marciscano.
La talea va messa ad una profondità di 4-5 cm e tenuta in una posizione semiombreggiata e calda, ma non sotto i raggi diretti del sole. Per mantenere un livello di umidità corretto ed evitare che la talea si disidrati e quindi si secchi, è consigliabile nebulizzare acqua a temperatura ambiente.
In alternativa, la si può coprire con del cellophane trasparente bucherellato, così da formare una piccola serra.
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